L’acqua per le abitazioni scorre in tubi e raccordi Aquatechnik
Cosa c’è dentro gli impianti di riscaldamento e sanitari?
La risposta è una sola: Aquatechnik!
“La nostra produzione riveste per l’85% il settore civile e quindi domestico, mentre per il restante 15% il settore industriale – osserva Marco Petenà, che con i fratelli e il fondatore Lino Petenà gestisce l’azienda. Nel corso degli anni, la produzione è cambiata non soltanto perché abbiamo ampliato le nostre gamme di prodotti, aggiungendovi ad esempio il sistema per l’antincendio, ma perché abbiamo cercato da sempre di aumentare le dimensioni dei tubi che realizziamo, per andare a ricoprire altri settori. É questo l’obiettivo di crescita. Un passaggio che si è reso necessario dalle richieste del mercato, soprattutto quelle dei paesi esteri.”
“La storia di Aquatechnik affonda le radici negli anni ottanta: alla sua nascita, l’azienda era il distributore italiano di polipropilene per un’impresa più grande. “Piano piano, siamo diventati produttori in Italia in società con la casa madre, ma nel 1998 abbiamo fatto il grande passo: ci siamo staccati dalla società di appartenenza e siamo diventati non solo indipendenti, ma nel tempo siamo cresciuti fino a diventare diretti competitor della ex casa madre. Un lungo percorso, reso difficile anche dalla crisi dell’edile del 2008, che ci ha -fortunatamente- obbligato ad ampliare i nostri orizzonti oltre il mercato italiano, rivolgendo nuova attenzione ai mercati esteri”.
“Tutto rigorosamente made in Magnago: tutto ciò che vendiamo nasce nella nostra sede, per valorizzare il legame con il territorio e aggiungere valore al made in Italy. Crediamo fortemente nell’innovazione; a tale scopo abbiamo impegnato risorse in cinque centri di formazione in tutta Italia e nel nostro Laboratorio/Centro Ricerche, nel quale ogni anno investiamo dal 5 al 10% del fatturato. L’azienda è impegnata in una ricerca costante su materiali e prodotti, e il fatto di essere un’azienda famigliare porta grandi vantaggi sia in termini di velocità e flessibilità che nei rapporti umani con dipendenti, fornitori e clienti”.
Estratto articolo a cura di C.M pubblicato il 10 giugno 2019 – Foto di Roberto Garavaglia